
Oltre 170 partecipanti da 15 paesi nella capitale dell’arte orafa
Si è conclusa con grande successo la prima edizione di The Vicenza Symposium, la piattaforma internazionale tecnico-scientifica che dal 2 al 4 settembre ha trasformato Vicenza nella capitale mondiale dell’innovazione per l’industria del gioiello e dell’accessorio fashion. Secondo la fonte del comunicato ufficiale, oltre 170 partecipanti provenienti da 15 paesi – tra cui Francia, Svizzera, Stati Uniti, Regno Unito, India, Germania, Tailandia, Spagna, Brasile, Egitto, Hong Kong, Polonia, Cina, Argentina e Italia – hanno preso parte all’evento, che ha ospitato oltre 80 realtà tra aziende, brand, istituzioni accademiche e centri di ricerca nella suggestiva Basilica Palladiana, patrimonio Unesco.
Gli organizzatori, Italian Exhibition Group S.p.A., Progold S.p.A. e Legor Group S.p.A., con il supporto dei saloni internazionali IEG Vicenzaoro e T.Gold, hanno definito l’evento «un risultato straordinario», consolidando **Vicenza come hub globale di riferimento per la cultura orafa e l’innovazione applicata alle filiere jewellery e fashion».
Il programma scientifico, curato da un comitato internazionale con esperti provenienti da Italia, Usa, Svizzera, Germania e Thailandia, ha offerto tre giorni di panel su rivoluzione digitale, sostenibilità ambientale, nuovi materiali e qualità produttiva, sottolineando come l’innovazione sia sempre più alleata del talento artigiano.
Il chairman e CEO di Progold S.p.A., Damiano Zito, ha dichiarato che l’evento segna «una nuova era per il dialogo tecnico-scientifico nel settore del gioiello e dell’accessorio moda», evidenziando l’integrazione tra intelligenza artificiale, manifattura avanzata e sostenibilità come leva strategica per il futuro dell’industria.
Il Comitato Scientifico, guidato da Zito e composto da figure di rilievo come Massimo Poliero, Giorgio Bodei, Florian Bulling, Ezio Dadone, Frédéric Diologent, Valerio Doppio, Andrea Friso, Ulrich Klotz e Joyce Lam, ha garantito interventi di alto livello, mentre il presidente onorario Eddie Bell ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra professionisti per favorire la crescita del settore.
Tra i 21 contributi selezionati da 50 proposte internazionali, gli esperti hanno trattato l’evoluzione dei materiali preziosi, le tecnologie additive come Laser Powder Bed Fusion e binder jetting, soluzioni ibride tra SLM e CNC, e innovazioni in trattamenti superficiali, galvanica senza cianuro e sistemi avanzati di tracciabilità dei metalli con DNA tagging e blockchain. L’uso dell’AI per migliorare la qualità, ridurre scarti e ottimizzare la comunicazione tra brand e fornitori ha caratterizzato diversi interventi.
Il premio Best Presentation Award è stato assegnato a Baptiste Rouxel di Richemont International SA per il paper «A 18 Carats Green Gold with Improved Mechanical Properties», garantendogli la partecipazione alla prossima edizione.
Secondo la fonte, l’evento ha creato una visione condivisa verso un futuro sostenibile e tecnologico, stimolando nuove idee per la manifattura del gioiello e rafforzando il ruolo di Vicenza come hub internazionale. Come sottolineato da Massimo Poliero e dal sindaco Giacomo Possamai, il Simposio conferma Vicenza come punto di riferimento globale per innovazione, ricerca e tradizione artigiana, in vista della prossima edizione di settembre 2027.
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