Huawei rende open-source CANN per chip AI Ascend

Huawei rende open-source CANN per chip AI Ascend

Sfida a NVIDIA: Huawei apre il software per l’AI avanzata

Huawei ha annunciato la completa apertura open-source di CANN (Compute Architecture for Neural Networks), il proprio ecosistema software progettato per i chip Ascend. La mossa rappresenta un’importante svolta strategica nel panorama dell’intelligenza artificiale e mira a offrire una vera alternativa aperta all’ecosistema proprietario di NVIDIA, leader globale del settore con la sua piattaforma CUDA.

L’annuncio ufficiale è arrivato durante un summit a Pechino, dove Huawei ha presentato l’iniziativa insieme a rappresentanti di università, centri di ricerca e aziende tecnologiche attive nel campo dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è ambizioso: sviluppare collettivamente un ecosistema AI aperto, accessibile e collaborativo, fondato sulla potenza dei chip Ascend e sulla versatilità del software CANN.

Il software CANN costituisce un layer fondamentale tra i framework di addestramento AI di alto livello (come TensorFlow, PyTorch e MindSpore) e l’architettura hardware dei chip Ascend. In pratica, consente agli sviluppatori di accedere alla potenza di calcolo senza la necessità di scrivere codice a basso livello o affrontare le complessità dell’hardware. Questa apertura, secondo Huawei, libera il potenziale dell’AI per una comunità di sviluppatori sempre più ampia, incoraggiando personalizzazioni, ottimizzazioni e sperimentazioni senza vincoli imposti da ambienti chiusi.

“La potenza di calcolo è il cuore della nostra strategia AI”, ha dichiarato Xu Zhijun, presidente rotativo di Huawei, in un’intervista all’agenzia Xinhua. “Dopo sette anni di sviluppo, CANN è maturo: offre efficienza di calcolo, gestione avanzata della memoria e supporto completo per addestramento e deployment di modelli AI”.

Nel settore dell’AI, la maggior parte dei produttori di hardware propone soluzioni software di supporto. Tuttavia, Huawei si distingue per la scelta di rendere tutto open-source, contrariamente all’approccio closed-source di NVIDIA, la cui piattaforma CUDA è diventata uno standard de facto, ma è legata all’hardware proprietario dell’azienda statunitense. CANN, si propone come una piattaforma indipendente, flessibile e aperta, che può crescere attraverso contributi condivisi da sviluppatori, istituzioni accademiche e industrie. L’obiettivo è costruire un ecosistema AI più trasparente e meno dipendente da logiche di vendor lock-in.

Il rilascio open-source di CANN si inserisce in una strategia a lungo termine di Huawei. La compagnia ha già condiviso con la comunità internazionale HarmonyOS (il suo sistema operativo alternativo ad Android) e MindSpore, un framework AI open-source sviluppato internamente. In un contesto geopolitico complesso e caratterizzato da crescenti tensioni tecnologiche tra Cina e Stati Uniti, Huawei rafforza così la propria posizione di attore autonomo e innovativo, capace di creare soluzioni proprietarie e di condividerle con l’intera comunità tecnologica globale.

Durante il summit di Pechino, è stato ufficialmente lanciato un programma collaborativo tra Huawei, centri di ricerca, università e aziende AI per supportare lo sviluppo dell’ecosistema open-source basato su CANN. Il progetto punta a formare talenti, avviare progetti comuni e sperimentare nuove frontiere dell’intelligenza artificiale, con un approccio aperto, modulare e scalabile. Secondo gli analisti, l’apertura di CANN potrebbe accelerare l’adozione dei chip Ascend anche al di fuori della Cina, dove Huawei sta cercando di espandere la propria influenza in risposta alle restrizioni imposte da Stati Uniti e partner occidentali.

Con questa mossa, Huawei non si limita a offrire una piattaforma alternativa, ma lancia un messaggio strategico: l’innovazione nell’intelligenza artificiale deve essere collaborativa, trasparente e accessibile. L’apertura di CANN rappresenta quindi un passo importante verso un ecosistema AI globale più equo, dove il controllo tecnologico non sia concentrato nelle mani di pochi attori dominanti.
Se il progetto avrà successo, potrebbe ridefinire gli equilibri nel settore dei chip per l’AI, promuovendo un nuovo standard aperto per il calcolo neurale del futuro.

(Redazione/Adnkronos)

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